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Avatar di Antonino C. Bonan

Se è possibile, mi piacerebbe poter dialogare su questi temi, e su qualche altro. Vorrei in particolare superare qualche perplessità. Ad esempio, certi toni sono pura enfasi, o alludono ad opzioni ideologiche su cui non si possa transigere?

È infatti innegabile che noi si debba fare resistenza, contro una deriva che ci distrugge ogni identità. Ma è solo nazionale, quell'identità? È solo marittima? È da recuperare solo quel che abbiamo perso? È da rifiutare solo quel che non abbiamo perso?

La demografia rema contro il futuro del popolo italiano così come l'abbiamo conosciuto, ma è una causa o piuttosto una conseguenza di una deriva, che non è solo culturale ma è fatta di difficoltà nel fare e gestire famiglia?

Che importanza assumono le frontiere geografiche?

Chi non nasce da questa parte di mare, ma per vivere ci viene, ha un suo posto tra noi? A qualche condizione, e chi la stabilirebbe? L'umanità, di fronte ai singoli, sarebbe scavalcata da criteri identitari?

Costruiamo geopolitica sui grandi numeri, trattando le persone come piccoli ingranaggi?

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